Ottimizzazione delle Ferie: Una soluzione per ridurre lo stress da lavoro correlato e migliorare la salute dei lavoratori.
Nel mondo del lavoro di oggi, la gestione delle ferie è diventata una questione di salute e sicurezza.
L’affaticamento dei lavoratori può portare a danni alla salute e a un danneggiamento psicofisico inquantificabile, due rischi enormi che possono derivare dalla mancata fruizione delle ferie.
Lo stress correlato al lavoro non è solo una questione di benessere personale, ma può avere ripercussioni legali e finanziarie per l’azienda. La mancata fruizione delle ferie può portare a gravi conseguenze per la salute dei lavoratori, tra cui l’esaurimento, la depressione e altre malattie correlate allo stress. Questi problemi di salute possono portare a rivendicazioni economiche e patrimoniali, mettendo a rischio la stabilità dell’azienda.
È quindi fondamentale per gli imprenditori e le imprenditrici prendere sul serio la gestione delle ferie. Non solo migliora il benessere dei lavoratori, ma può anche proteggere l’azienda da potenziali rischi legali e finanziari.
Nel nostro articolo, esploreremo in dettaglio come affrontare questo problema. Ricordate, la salute dei vostri dipendenti è una priorità e la gestione delle ferie è uno strumento fondamentale per garantire il loro benessere. Rimanete sintonizzati per ulteriori dettagli su come ottimizzare la gestione delle ferie per il beneficio di tutti.
Ecco alcuni dettagli per la programmazione delle ferie:
- Pianificazione anticipata: È importante pianificare le ferie con un certo anticipo. Questo permette sia al datore di lavoro che al dipendente di organizzarsi per il periodo di assenza.
- Comunicazione chiara: La comunicazione tra il datore di lavoro e il dipendente è fondamentale. Il dipendente dovrebbe essere informato chiaramente su quando può prendere le ferie e su eventuali limitazioni.
- Equità: Le ferie dovrebbero essere programmate in modo equo tra tutti i dipendenti.
- Flessibilità: Se possibile, dovrebbe essere prevista una certa flessibilità nella programmazione delle ferie. Questo può aiutare a gestire eventuali imprevisti o esigenze personali dei dipendenti.
- Rispetto delle leggi e dei contratti: La programmazione delle ferie deve rispettare le leggi locali e nazionali, così come i termini dei contratti di lavoro.
- Gestione delle ferie residue nei tempi e nel rispetto delle scadenze di consegna del piano ferie: Le ferie residue e non godute devono essere gestite attentamente.
Ferie e Permessi maturati e non goduti:
L’avvicinarsi della scadenza – regole e soluzioni alternative alle sanzioni
La scadenza del primo periodo di controllo di gestione delle ferie e dei permessi si avvicina. Questo articolo è dedicato a fornire regole e soluzioni alternative alle sanzioni.
Ricordiamo che entro il 30 giugno 2024, i datori di lavoro dovranno assicurarsi che i dipendenti possano usufruire delle ferie residue e non godute del 2022. Nel corso dell’anno 2024, dovranno anche essere programmate e consumate le prime due settimane di ferie maturate nel 2024.
L’obbligo deriva dal divieto di convertire in denaro il periodo minimo legale di ferie, pari a quattro settimane, e dalla volontà del legislatore di favorire la salute del dipendente, grazie alla possibilità di recuperare le energie psico-fisiche.
Per coloro che non rispettano quanto disposto dalla norma, la sanzione è duplice e il rischio è alto:
- Esposizione economica più alta: il valore imponibile dei periodi di ferie in scadenza e non ancora fruite deve essere assoggettato al prelievo contributivo INPS, anche se il dipendente non andrà in ferie;
- Rischio sanzioni evitabili: in caso di accertamento degli enti ispettivi, i periodi maturati non goduti e non assoggettati al prelievo nel mese di luglio, danno luogo a sanzioni amministrative;
- Alea del rischio alto: in caso di rivendicazione da parte del dipendente per danni alla salute connessi alla mancata fruizione dei periodi di ferie, il datore di lavoro è esposto alle richieste di risarcimento.
L’unica alternativa possibile per evitare il prelievo anticipato dei contributi è quella di regolamentare e programmare il godimento delle ferie e dei permessi ROL attraverso accordi individuali con ogni singolo dipendente.
Nel mese di luglio 2024, adempiamo alle disposizioni di legge assoggettando tale imponibile in busta paga.
Si deve cogliere l’opportunità concessa dalla Legge di derogare alle norme ordinarie e di includere negli accordi collettivi quanto necessario per evitare esborsi anticipati di contributi obbligatori e per evitare le sanzioni che in sede ispettiva emergeranno dalla verifica del LUL, dalle interviste ai dipendenti e dall’evidenza dei piani ferie.
Siamo a disposizione per individuare la soluzione più efficace per voi tra le due possibili: accordo individuale o accordo collettivo aziendale.
Potete richiederci schede di programmazione ferie, check list interne da consegnare ai referenti aziendali o ai responsabili di settore, per facilitare la gestione di questo importante istituto normato già dalla Costituzione.
Riepilogo di obblighi e sanzioni 2024 per i datori di lavoro in materia di ferie e permessi non goduti relativi al 2022.
Entro il 30 giugno 2024, il datore di lavoro dovrà far fruire al lavoratore le ferie maturate nel 2022 e non ancora godute negli ultimi 18 mesi.
Nel caso risulti impossibile programmare e disporre la concessione di quella specifica porzione di ferie maturate fino al 2022, si deve assoggettare a contributi il corrispondente valore imponibile nel mese di luglio e versare i relativi contributi entro la scadenza del modello F24 del 20 agosto 2024. Quando poi il dipendente fruirà di quelle ferie, già assoggettate a contributi, si procederà al conguaglio contabile in busta paga, avendo cura di non superare i 5 anni di prescrizione.
Tale obbligo contributivo è stato esteso anche ai permessi per ex festività e per riduzione di orario non goduti (c.d. ROL). Considerata la complessità e l’inutile quanto dannoso esborso anticipato, vi invitiamo a favorire le soluzioni consigliate:
- Disporre la fruizione delle ferie nei termini
- Oppure stilare accordo individuale per disporre termini alternativi, certi e pattuiti con il singolo dipendente
Diritto alle ferie e tempi di fruizione
Il diritto alle ferie è disposto dall’art. 2109, 2 comma, c.c. con questi presupposti:
- Il periodo di godimento deve essere possibilmente continuativo;
- Le ferie devono essere retribuite;
- Il tempo di godimento è stabilito dal datore di lavoro, secondo le esigenze dell’impresa e degli interessi del lavoratore;
- La durata del periodo è stabilita dalla legge, dagli usi o secondo equità.
Il diritto alle ferie trova ulteriore rafforzamento nel D.lgs. n. 66/2003, attuativo delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE sull’organizzazione dell’orario di lavoro. In particolare, l’art.10 stabilisce che ogni lavoratore ha diritto ad un periodo annuale superiore) possono essere regolati dai contratti collettivi (nazionali, territoriali o aziendali).
Va sottolineato che il periodo feriale essere goduto come segue:
- Per almeno 2 settimane nel corso dell’anno di maturazione
- Per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.
Ciò significa che entro il 30 giugno 2024 dovranno essere godute le ferie maturate nel 2022.
Invece, quelle eccedenti le 2 settimane maturate nel 2023, andranno programmate e godute entro il 30 giugno 2025.
Il diritto alle ferie è sancito dall’art. 36 della Costituzione
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Le aziende che stipulano accordi e contratti collettivi aziendali di secondo livello possono disporre diversamente le scadenze di legge e posticipare e programmare in base alle loro specifiche esigenze.
Eccezioni
- Tipologie di assenze: rientrano tra i periodi di assenza che costituiscono legittimo impedimento alla normale fruizione delle ferie, quelli per malattia, maternità, congedi parentali e cassa integrazione C.i.g.o., C.i.g.s. e C.i.g. in deroga.
Dirigenti:
- vige sempre il principio della irrinunciabilità del riposo annuale e il divieto di monetizzazione finalizzato a garantire il godimento effettivo delle ferie, ma solo se il mancato godimento delle ferie sia derivato da causa imputabile allo stesso datore di lavoro; nel caso in cui il lavoratore, per la posizione apicale che riveste e senza condizionamento alcuno da parte del titolare dell’impresa, non si attivi per fruire del suo diritto al riposo e non scelga per se stesso tempi e modi di godimento delle ferie costituisce eccezione da sollevarsi e provarsi a cura del datore di lavoro, che dovrà produrre documentazione adeguata (esempio: sollecitazioni e inviti a calendarizzare le ferie). Siamo a disposizione per produrre la documentazione utile per la gestione delle ferie dei dirigenti.
Sanzioni per mancata fruizione delle ferie
Per il mancato rispetto del periodo annuale di ferie, da parte del datore di lavoro le sanzioni amministrative prevista in base all’entità dell’inadempimento, sono le seguenti:
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- Sanzione – da 120 a 720 € per un solo anno per violazioni riguardanti fino a 5 lavoratori
- Sanzione – da 480 a 1.800 € per violazioni riguardanti più di 5 lavoratori o che si sono verificate per due anni
- Sanzione – da 960 a 5.400 € per violazioni riferite a più di 10 lavoratori, o che si sono verificate in almeno 4 anni.
Le stesse ammende sono previste in caso di monetizzazione del periodo di ferie calcolate impropriamente o in violazione alla Legge che dispone poche eccezioni.
Ricordiamo infatti che possono essere stipulati accordi per regolamentare la fruizione programmata, lo slittamento e nei soli casi previsti dalla legge, la quantificazione delle ferie da liquidare, solo dopo aver dato precedenza alla fruizione delle 4 settimane annue.
Siamo a disposizione per produrre la documentazione utile per la gestione delle ferie.